L’impatto degli indirizzi unionali sulla politica energetica nazionale
Anno:
2024
Autori/autrici: Rizzo, Andrea
Lingua: ITA
Classificazione IRIS: 8.1 Tesi di dottorato
Scheda completa IRIS: https://iris.univpm.it/handle/11566/326878
Citazioni:L’impatto degli indirizzi unionali sulla politica energetica nazionale / Rizzo, Andrea. - (2024 Mar 25).
Abstract:La tesi si prefigge lo scopo di illustrare l’influenza degli atti dell’Unione europea sulla politica energetica italiana che si fonda sul piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) la cui prima stesura risale a dicembre 2019.
In tale ottica si ripercorre la genesi
...della politica energetica europea fino a giungere all’"Unione dell’energia" elaborata nel 2015 che segna una svolta rispetto al passato.
I suoi confini sono tracciati dagli atti che costituiscono un unico pacchetto con il quale si vuole legare ogni politica nazionale a una comune strategia decisa a livello superiore. Per tali ragioni sono previste delle verifiche periodiche finalizzate ad accertare lo stato di attuazione che deriva da sforzi sinergici compiuti dai singoli Stati membri. Gli esiti dei riscontri sono compendiati in rapporti pubblicati con cadenza annuale la cui conoscenza consente di comprendere in quale direzione si sta andando e se vi è effettivamente coerenza tra gli obiettivi fissati dall’Unione europea e le azioni poste in essere dai governi degli Stati.
In questo ambito si chiede che questi ultimi redigano dei piani particolareggiati secondo le specifiche del regolamento (UE) 2018/1999 che prevede dei periodici aggiornamenti e la valutazione complessiva della Commissione europea.
L’analisi delle disposizioni del citato regolamento, in chiave critica, mette in evidenza i punti di forza ma anche l’eccessiva indeterminatezza che non consente sempre un’azione unitaria realmente incisiva.
Nel quadro in parola si colloca il piano nazionale integrato per l’energia e il clima dell’Italia che è stato redatto nel rispetto delle regole europee in un periodo temporale non ancora condizionato dalla crisi pandemica da Covid-19 e soprattutto dal conflitto russo-ucraino.
Gli ultimi due eventi hanno reso indispensabile l’elaborazione di una recentissima proposta di aggiornamento nel mese di giugno 2023, che è stata rimessa al vaglio della Commissione europea secondo le previsioni normative regolamentari. Sotto quest’aspetto, queste ultime si sono rivelate fondamentali anche se, nel momento della loro formulazione, era stata messa in conto solo la possibilità di una revisione dei piani nazionali ma certamente non nelle dimensioni poi concretamente verificatesi per via degli sconvolgimenti geopolitici.
Sullo sfondo si staglia il piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che con gli ingenti stanziamenti relativi alla sua seconda missione dovrebbe costituire il mezzo attraverso il quale realizzare gli ambiziosi programmi delineati nel PNIEC.
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