Ambiente, danno e sistemi alternativi di risoluzione delle controversie
Anno:
2024
Autori/autrici: Sanfilippo, Sofia
Lingua: ITA
Classificazione IRIS: 8.1 Tesi di dottorato
Scheda completa IRIS: https://iris.univpm.it/handle/11566/326732
Citazioni:Ambiente, danno e sistemi alternativi di risoluzione delle controversie / Sanfilippo, Sofia. - (2024 Mar 25).
Abstract:Le tematiche ambientali sono ormai al centro delle discussioni e delle apprensioni del mondo. La conflittualità in materia ambientale è in costante recrudescenza: amplificata e al centro del dibattito, anche a causa delle problematiche legate alle questioni climatiche, conduce a una se
...mpre più difficile gestione del contenzioso da parte della giurisdizione ordinaria. Nel solco di tale presa di coscienza, si inseriscono le presenti riflessioni. In via preliminare si è ritenuto opportuno approfondire lo studio della nozione di ambiente, passaggio inevitabilmente pregiudiziale per la considerazione del danno ambientale. Con l’occasione si rifletterà sull’importanza del concetto – non solo giuridico – di futuro, declinato secondo i precipitati logici dello sviluppo sostenibile, delle risorse naturali e delle generazioni future, quest’ultime principali destinatarie dei risvolti dei danni ambientali. Fatta luce sui precedenti aspetti, al fine di individuare come il sistema ordinamentale può rispondere alle giuste istanze di tutela mosse dai soggetti danneggiati, toccherà rispondere alla crescente necessità di indentificare ciò che danno ambientale è e ciò che danno ambientale non è. L’analisi del danno ambientale consente di porre in luce pregi e difetti della normativa prevista in tema di responsabilità ambientale. Valorizzato il ruolo dei cives nel contenzioso ambientale e confortati dalla struttura pluridimensionale della responsabilità, ci si interrogherà sulla corretta quantificazione del danno ambientale in sede di determinazione delle misure vòlte alla tutela della Natura offesa. Acquisiti tali concetti, ci si pone nell’idea che un sistema di giustizia ambientale può essere realmente efficace solo se risulta essere integrato da strumenti di tutela di natura diversa: si palesa impellente una rinnovata valutazione sulle modalità con le quali affrontare i conflitti ambientali in una logica di speditezza e ampiezza di protezione. Seguendo questa linea conduttrice, e sotto l’egida della valorizzazione dell’autonomia negoziale, quale strumento attraverso il quale si tutelano gli interessi meritevoli della persona umana, si giunge ad affermare come le modalità alternative di gestione delle controversie possano offrire un apprezzabile contributo in tema di danno ecocaratterizzato. Si avrà l’occasione di notare come l’autonomia negoziale risulta essere sede idonea per la composizione della conflittualità ambientale. Il principio di sussidiarietà (art. 118 cost.), declinato secondo il criterio della sostenibilità, legittima il cittadino a realizzare interessi generali, quale è la tutela della Natura, nel rispetto dei princípi di differenziazione, adeguatezza e proporzionalità Seguendo questa traiettoria, si riuscirebbe a valorizzare ancor di più il ruolo del diritto civile nell’àmbito di quei settori storicamente governati dal command and control. Infine, viene colta l’opportunità di valorizzare il contributo di recente offerto dalle Linee Guida dell’OCSE che ha stimolato la creazione di sedi nazionali (i cd. Punti di Contatto Nazionali: PCN) nelle quali si favorisce una soluzione consensuale della conflittualità ambientale, anche e soprattutto su istanza dei privati. Nell’affrontare il tema occorre, tuttavia, non abbandonare alcuni preconcetti di base: un approccio che tenga conto della sempre maggiore sensibilità dei cittadini rispetto ai temi ambientali impone di non trascendere dal principio di sussidiarietà (art. 118 cost.) e da istanze solidaristiche (art. 2 cost.): l’assunzione di una prospettiva insieme sistematica e assiologica sarà necessaria per illuminare l’oggetto della tutela e per indagare sui giusti rimedi.
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